La
Rievocazione Storica della Battaglia della Marsaglia è un
appuntamento consolidato nel calendario degli eventi volveresi, una
manifestazione che quest’anno ha compiuto 20 anni. La Rievocazione
si svolge ogni ultimo sabato e domenica del mese di settembre di ogni
anno.
Cenni Storici:
1693
– La Battaglia della Marsaglia
La guerra della Grande
Alleanza, o guerra dei nove anni, anche chiamata guerra della Lega
d’Augusta, ebbe inizio il 24 settembre 1688, con la disputa sulla
successione dell’elettorato di Colonia. Da un lato la Francia,
impegnata nei progetti espansionistici di Luigi XIV, dall’altro le
potenze europee alleate nella Grande Alleanza (Spagna, Inghilterra,
Province Unite d’Olanda, Svezia e Sacro Romano Impero). Anche
Vittorio Amedeo II vi aderì con il Ducato di Savoia, con molte
promesse da parte dell’Alleanza: la nomina a “generalissimo”
dell’esercito alleato in Italia, sussidi in denaro, l’aiuto
militare delle truppe imperiali e spagnole e la possibilità di
recuperare Pinerolo e Casale.
Si concluse con firma del Trattato
di Ryswick il 20 settembre 1697.
Nella rievocazione di quest’anno gli spettatori hanno potuto scoprire i giochi di una volta, passeggiare tra le bancarelle dell’epoca, visitare gli accampamenti militari. E poi ancora conoscere gli antichi mestieri, partecipare ai balli di un tempo, unirsi al lungo corteo di figuranti.
Il week end successivo alla rievocazione, in occasione della pedalata commemorativa, l'arte ha voluto lasciare il suo segno, con una mostra all’interno della Cappella Pilotti a Volvera, punto di arrivo della biciclettata.
Già dal mattino sin son potute ammirare opere di vari artisti facenti parte del gruppo l’Angolo del Confronto. Una manifestazione artistica eclettica, comprendente varie tecniche e stili artistici.
Sulla
Cappella Pilotti, sede dell’esposizione, in base alle scarse
conoscenze storiche, si possono individuare due fasi costruttive.
La prima avviata da Giuseppe Pilloto che
costruì una cappella votiva, probabilmente conclusa nel 1705,
affidandola ai figli con numerosi legati religiosi per il suffragio
della sua anima, e una seconda che rispecchia l’attuale
costruzione, attuata in tappe successive da uno degli eredi (il
teologo Cesare Pilotti), e che terminò nel 1757.
Venuta meno la
dimensione privata della cappella nella seconda metà del 1800, la
chiesa diventò un riferimento della vita religiosa Volverese durante
le processioni delle “rogazioni” o in occasione della festa della
S.S.Trinità a cui è dedicata.
L’uso saltuario della chiesa
ha provocato fasi ricorrenti di abbandono e di degrado a cui si è
fatto fronte, in epoche successive, con consistenti interventi di
restauro.
L’edificio, situato alla periferia ovest del paese a
ridosso dell’autostrada per Pinerolo, ha una facciata in mattoni a
vista con andamento convesso suddivisa su due livelli segnati da una
cornice.
Alcuni semplici ornamenti mettono in evidenza il rosone
ovale e un cartiglio sul quale sono indicate le tappe fondamentali
dell’edificio: la fondazione, l’ampliamento, i primi consistenti
restauri del 1928 e gli ultimi, eseguiti dalla società ATIVA, nel
1993 -1994.
La chiesa conquista il visitatore per le sue
soluzioni architettoniche originali e bizzarre, forse anche a causa
dei numerosi cambiamenti apportati al programma costruttivo e per
l’aggregazione di due diverse tipologie: la chiesa e la casa per
dare alloggio ai cappellani a cui l’edificio era assegnato.
Nello stesso week end, in un paese a 10 km di distanza, l’angolo del confronto ha preso parte alla mostra “Ritornarte” in occasione della fiera d’autunno.
Presente per la seconda volta, il gruppo Facebook L’angolo del Confronto, ha accompagnato la fiera per 3 giorni, accogliendo visitatori con vernissage di apertura con discorso del sindaco Enrico Ceresole sabato 30 settembre e rinfresco di chiusura e ringraziamento lunedì 2 ottobre.
Durante questi 3 giorni si son potute ammirare opere artistiche di tutti i tipi, dalla poesia ai quadri alla sartoria. L’angolo del confronto è un gruppo che ama attorniarsi di artisti di tutte le specie e tutte le età in modo tale da permettere una gran varietà visiva e di intrattenimento ai suoi visitatori.
La giunta comunale, ha ricevuto da tutti gli artisti al termine della manifestazione, un’opera in dono che il comune metterà all’asta per ricavare soldi per le strutture asl o dove sarà necessario.
Conclusasi con grande successo, vi aspettiamo il prossimo anno!
Io non interpreto la realtà, io riporto, o meglio cerco di riportare, il più fedelmente possibile quello che i miei occhi colgono… ogni sfumatura, ma soprattutto gli occhi: lì perdo dei giorni a definire ogni singolo riflesso.
Gli occhi sono l’anima del soggetto rappresentati dal cuore dell’artista.
Io sono per l’emozione, il vissuto, per le linee forti e le proporzioni mancate; sono per la rappresentazione imperfetta di una realtà che di perfetto ha poco o niente.
Toccando l’opera grezza che sta venendo fuori poco per volta con pazienza, mi sembra di poter lasciare che l’opera fluisca naturalmente sotto lo scalpello.
Solitamente cerco di prendere un pezzo grezzo e di immaginare l’opera al suo interno, invece di scegliere un soggetto e poi cercare un pezzo di legno con cui realizzarlo.
Mi emozionano un tramonto o un'alba ogni volta che ne vedo una, il silenzio delle montagne, il frangersi delle onde, il rincorrersi delle nuvole nel cielo, che nascondono figure al loro interno.