Ogni artista intinge il pennello nella propria anima
e dipinge la sua stessa natura nei suoi quadri.
Henry Ward Beecher
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una rinnovata enfasi sulla spiritualità nel mondo dell'arte. Nei musei, gli ultimi artisti che si sono immersi profondamente nel misticismo e nella religione stanno attirando crescente attenzione. La rinascita della spiritualità è più evidente che mai nell'arte contemporanea. Episodi di conflitto, guerre e il predominio del consumismo sembrano aver suscitato un crescente desiderio di trascendenza, di rifugio e di autenticità. L’articolo in descrizione fa parte della mia ricerca e si trova integrale nella mia tesi dottorale dal titolo: Il principio di necessità interiore di Kandinskij in alcuni artisti mistici e visionari, al capitolo 8 del paragrafo 4. La finalità del mio lavoro di ricerca è quella di indagare come l’artista si affida, nella sua esperienza realizzativa, a nuove aperture e parti di sé ignote, e come riesce a modulare, attraverso la sua tecnica personale, una produzione artistica dall’aspetto trascendentale o spirituale in connessione con il suo Sè Superiore o anima. Il lavoro di indagine applica, in modo empirico, il principio di necessità di Kandinsky e si è svolto a verificare la sua efficacia in alcuni artisti contemporanei e artisti viventi: Annie Besant, Georgiana Houghton, Augustin Lesage, Magali Herrera, Laure Pigeon, Milly Canavero, Agnes Pelton, Josefa Tolrà, Hilma Af Klint, Emma Kunz, Alex Grey, Roseline De Thèlin, Dana Lynne Andersen e si conclude con Laura Teresa Costa.
L’artista deve esercitare non solo i suoi occhi,
ma anche la sua anima.
Vassily Kandinsky
Nata a Torino, Laura Teresa Costa, l'artista che ho avuto il piacere di intervistare telefonicamente, descrive la pittura come "compagna di viaggio", così come la poesia, i numeri, i fiori e le pietre. Le sue opere, infatti, fondono la numerologia, i colori e la sua personale sensibilità. All’inizio, il suo interesse principale è stato la scultura, lavorando con l'argilla. Ha studiato prima con Raffaele Pontecorvo e successivamente con Adriano De Laurentiis, entrambi rinomati maestri e pittori. Laura ha sperimentato varie tecniche e strumenti, tra cui acquerelli, pastelli a cera, carboncino, sanguigna e olio. Durante il suo soggiorno a Chiavari, ha organizzato diverse mostre estemporanee a Genova, Chiavari, Lavagna, Milano e Venezia. A periodi alterni, la vita l'ha allontanata dall'arte per una serie di motivi, tra cui questioni finanziarie, problemi di salute e difficoltà sentimentali. Tuttavia, anche durante questi momenti di pausa, non ha mai smesso di elaborare internamente forme e colori. Un altro mezzo attraverso il quale riesce a esprimere le proprie emozioni è la scrittura, in particolare la poesia. Parallelamente a questi avvenimenti, fondamentale è stato l'incontro con l'Igienismo, e poi con la macrobiotica, che l'hanno portata ad occuparsi di alimentazione e cure naturali, e a vivere a più stretto contatto con la natura, la campagna e l'orto. Segue un periodo di trasferimenti, tra cui quello in Umbria, e continue riprese dell'attività di pittura: “Fu un periodo magico, curavo le persone, scrivevo poesia, dipingevo e amavo”. Ormai, ottantenne si è ritirata nella sua casa nella campagna Toscana. Le opere di Laura Costa sono una chiara testimonianza di quel “sentire” che ogni artista dovrebbe ascoltare prima di realizzare un’opera d’arte. Nei suoi dipinti scaturisce un’armonia interiore, non soltanto con sé stessa, ma con l’intero universo (Figura 5). La pittura dovrebbe suscitare l'interesse di tutti, poiché intrinsecamente porta con sé il potenziale di risvegliare, di fungere da terapia e di favorire la guarigione interiore. Essa ci conduce alla scoperta della nostra vera natura.
In verità, non ci è stato insegnato a praticare l’Arte, e nemmeno a goderne. Soprattutto, non siamo stati educati al senso vivente dell’Arte, che ci riguarda direttamente. Lo portiamo in noi senza saperlo come intuitiva comprensione dell’armonia e della bellezza, che spontaneamente rinviene talvolta ad accenderci l’anima, in istanti inattesi ed irripetibilmente preziosi.
(Della Puppa, 2009 p. 11)
Figura 5
– Laura Teresa Costa. 2021. Verso
la leggerezza. Olio su tela. 70x50
Fonte: https://www.appuntidarte.it/laura_costa.php
Nei nostri colloqui, lei mi riferisce che spesso gli esseri umani sono in contatto con l’essenza delle cose, ma non la percepiscono, perché non sono consapevoli, a causa della loro distrazione. D'altra parte, un artista si distingue per aver coltivato una sensibilità che gli permette di accedere a una realtà metafisica, invisibile agli occhi e alla mente umana, distratta dalle faccende quotidiane. In realtà, un'anima creativa osserva il mondo e la natura da una prospettiva unica, con una visione interiore profondamente introspettiva attingendo a una sorgente interiore.
Il percorso spirituale è necessariamente introverso, ed è un risalire la corrente sino alla Sorgente; per far questo bisogna rimanere radicati nella potenza femminile dell’anima, ottimizzando in essa la vigilanza sintetica e cristallizzante dell’animus [..]
Ogni sogno artistico in cui l’autore si sia messo veramente in gioco, anche se si è rivelato come incubo, ricopre uno stato di veglia che è la coscienza spirituale dell’arte.
(Della Puppa Satvat, 2009 pp. 57-61).
A volte, gli artisti sono degli individui con una connessione profonda con il loro mondo interiore, e trovano ispirazione nel silenzio e nella solitudine. Attraverso il silenzio, è possibile sintonizzarsi con la propria essenza interiore, scoprendo l'Essere che dimora in ciascuno di noi, l'essenza che risiede in noi stessi. Proprio in questo spazio interiore, possono emergere simboli e immagini universalmente archetipiche. Possiamo chiederci: Qual è la manifestazione spirituale della realtà? Nella visione di Kandinsky, il nucleo interiore comunica con l'anima e raggiunge l'essenza di ogni aspetto. Anche secondo il pensiero di Heidegger, l'arte rappresenta il linguaggio dell'essere al servizio della dimensione divina. L'arte di Laura Costa possiede elementi esoterici e alchemici. Con "alchemico," si intende quel processo in cui si sperimenta una connessione profonda che va oltre la dimensione fisica. L'alchimista trasmuta il piombo in oro, mentre l'artista alchemico trasforma le proprie 'ombre' in luce, svelando la profondità del proprio essere e plasmandola sulla tela. Laura Costa manifesta una profonda connessione con il principio interiore di Kandinsky, riflettendo il suo emotivo linguaggio attraverso colori e forme. Ogni sua opera trasuda sensibilità, sentimento e una profonda necessità interiore. Il suo stile si caratterizza per la sua delicatezza, la sua natura eterea e il suo carattere metafisico. Ogni quadro rivela l'essenza stessa, le dinamiche che emergono attraverso la tavolozza cromatica e l'emozione che evoca nell'osservatore. L'uso del rosso acceso nelle sue opere suggerisce vitalità, forza e il coraggio necessari per affrontare la quotidianità (Figura 6).
Figura 6
– Laura Teresa Costa. 2001. Il sole
dietro l’angolo. Olio
su tela, 105x72.
Fonte: https://www.appuntidarte.it/laura_costa.php
In queste opere, emerge con maggiore chiarezza il suo incessante percorso alla ricerca di una dimensione eterna all'interno di questo mondo terreno, una ricerca che si riflette in una graduale evoluzione delle sfumature.
Man a mano che si esplora il suo lavoro, ci si rende conto di come le sfumature diventino sempre più sottili e delicate. Questo progresso artistico si traduce in una sorta di affinamento, in cui ogni tonalità sembra trasmettere un'essenza più profonda e ricercata.
Il suo impegno nell'indagare la connessione tra l'effimero e l'eterno si manifesta in modo sempre più eloquente attraverso questa evoluzione delle sfumature.
La luce che emerge lascia spazio alle infinite possibilità della vita. Le linee e le forme incarnano le varie dimensioni, sia orizzontali, sia verticali, riflettendo la dualità degli opposti che si intrecciano in un armonioso equilibrio di colori e contorni.
I suoi dipinti fungono da "ponte" tra il cielo e la terra. In conclusione, Laura Costa non si dedica alla pittura quando si trova in uno stato d'animo depresso o triste.
Durante la nostra conversazione, lei stessa racconta che si immerge nella pittura solo quando si trova in uno stato interiore di grande positività e serenità.
Mentre dipinge segue una tecnica zen, che implica svuotare la mente e lasciare che l'intuito guidi la sua mano nelle scelte di gesti, colori e pennellate. Attraverso questo processo di liberarsi da ogni idea preconcetta, pensiero e immagine, si crea una vera e propria composizione.
Le creazioni artistiche di Laura Costa si compongono di una varietà di tonalità che comunicano un senso di armonia e di calma interiore Questi colori possono essere associati a un'ampia gamma di emozioni umane, che vanno dalla felicità e la luminosità alla tranquillità e la serenità, passando per la pazienza, la tolleranza e l'accettazione (Vedi Figura 7).
I toni pastello e le forme evocano l'immagine di un arcobaleno, mentre l'accostamento delle linee e le tematiche trattate riflettono l'animo artistico di Laura che ha sfumature delicate ed eteree.
Scrive di lei Walter Orioli, pittore e psicoterapeuta:
Laura Costa, alquanto particolare, perlomeno esoterica. Un’artista che rifiuta di esporre nelle gallerie o di entrare nel mercato dell’arte per esprimere pienamente e radicalmente il principio dell’arte per l’arte. Nei suoi quadri metafisici si può notare con estrema chiarezza quanto il colore sia la personificazione di un sentimento e la forma sia l’individuazione di una necessità interiore della pittrice. (Orioli, 2 gennaio 2023)
Figura 7
– Laura Teresa Costa. Preludio
di gioia. 1994. Olio su
tavola. 40x60.
Fonte: https://www.appuntidarte.it/laura_costa.php
Figura 8
– Laura Teresa Costa. 2018. I quattro elementi. Olio su
tavola. 80x80.
Fonte: https://www.appuntidarte.it/laura_costa.php
Osservando i dipinti della Costa, è chiara tutta la forza del contatto interiore che l’artista ha con la sua anima, nonché la profonda sintonia tra la sua personalità e la sua parte superiore. La Costa, nei suoi dipinti, “ci mette l’anima: se non sente nascere qualcosa di bello e di vero non inizia a dipingere”. La sua mano viene trasportata da un “flusso interiore” che guida la sua mano, rendendo i suoi dipinti la piena espressione di qualcosa di magico, l’espressione di quel principio di “necessità interiore” di cui parla Kandinsky. L’opera profetica rappresentata da Lo spirituale nell'arte di Wassily Kandinsky ha lasciato un'impronta significativa nella poetica artistica del secolo scorso, costituendo un documento intriso di misticismo secolare e filosofia artistica. Abbiamo visto come il nucleo centrale di questo prezioso documento ruota attorno all'idea di considerare l'armonia intrinseca all'opera d'arte in stretta connessione con l'armonia dell'universo. Kandinsky suggerisce che l'anima dell'artista, spesso e volentieri, entra in contatto con l'anima del mondo e ne cattura l'essenza. Egli sostiene che non dovremmo limitarci a osservare la natura dall'esterno, bensì viverla dall'interno. E quindi, il principio di necessità interiore di Kandinsky si traduce con il bisogno interiore di esprimere l’anima universale che permea ogni cosa. Di conseguenza, determina la nascita delle forme, dei colori che l’artista prima sente dentro e che poi diventano l’espressione di qualcosa di sacro ed eterno. Questa esigenza interiore è presente nella pratica di tutte le forme artistiche, comprese il teatro e la musica. L'obiettivo primario è sviluppare una percezione volontaria che vada oltre la percezione spontanea che caratterizza le nostre azioni quotidiane e sintonizzare il nostro essere su frequenze sincrone con l'inconscio. Si tratta di vivere dall'interno e, in buona misura, in solitudine, per percepire il mondo attraverso le immagini scaturite dai simboli collettivi e universali (Orioli, 2 gennaio 2023). Il mio percorso di ricerca si conclude con Laura Costa, un'artista che abbraccia l'autenticità, la quiete e la riservatezza. Lei non cerca di pubblicizzare le sue opere, ma dipinge unicamente per condividere la bellezza interiore che tutti portiamo dentro di noi. Il nostro dialogo si è trasformato gradualmente in un'amicizia basata sulla condivisione continua e lo scambio di idee. Sono grata alla vita per averci permesso di realizzare questo straordinario incontro.
Amare nell’onda del risveglio, perché siamo qui?
Edito dalla Om edizioni.