Sono Barbara Fruci, sono nata in Calabria in un piccolo paese di collina, a pochi chilometri dal mare. Figlia di genitori contadini, sin da piccola amavo stare in mezzo alla natura e i paesaggi che mi circondavano stimolavano la mia fantasia e immaginazione. I colori delle colline, del ruscello Angitola, il profumo della limoncina che cresceva dietro casa mia hanno lasciato un “segno” indelebile nella mia memoria. Alle scuole medie ho iniziato ad avere i primi approcci con il disegno e la pittura e trassi spunto da ciò che avevo intorno. Osservando i miei soggetti mi resi conto di quanti colori esistessero, delle loro infinite sfumature, la luce e le ombre facevano vibrare i colori costruendo la profondità. Avrei voluto che il disegno e la pittura potessero continuare a far parte del mio percorso di studi, ma all’età di 13 anni mi sono trasferita a Torino dove ho dovuto concentrare i miei sforzi nell’ottenimento di un diploma che mi permettesse, di intraprendere una carriera professionale maggiormente sicura ed economicamente stabile. Tuttavia, agli albori dei miei vent’anni pensavo ancora di poter comunque coltivare questa mia passione anzi sentivo l'esigenza di cercare quella bellezza che come segno indelebile è marchiata nel mio animo ed in città pochi erano i colori e pochi i giochi di luce e ombra. Quando cominciavo a dipingere trovavo rifugio dalla rumorosa e imminente quotidianità. Ma poi la mia professione di consulente del lavoro e gli impegni familiari hanno preso il sopravvento: per molto tempo non ho più preso in mano un pennello, ma ho sempre mantenuto vivo il desiderio di poter riprendere ad esprimere pienamente il mio lato artistico. E così fu. E per questo ringrazio le mie insegnanti Marina Bozzolan (disegno) e Lia Laterza ( pittura a olio e acquerello), conosciute grazie all’Associazione culturale ARTECULT.
Cerco di esprimermi con varie tecniche che possano permettermi di descrivere al meglio il mio soggetto e riprodurre le diverse sfaccettature di quello che vedo. Disegno a carboncino, a sanguigna, chiaroscuro, gessetti, matite, acquerello e tecniche di pittura ad olio e Sumi-e. Ogni tecnica che ho acquisito è per me maggiore libertà di espressione. Spesso non ci soffermiamo su quello che ci circonda e tutto ci scivola addosso in modo sfuggevole. Al contrario per me è molto importante valorizzare la percezione di ciò che mi circonda poiché proprio da questa percezione scaturiscono le mie emozioni. Le emozioni sono pura vitalità. Questo mi porta all'arte pittorica, un'arte che permette di lasciare un segno, di scattare un’istantanea e di immortalare quei momenti di pura vitalità.
Per me ogni volta che riesco a dare vita ad un foglio o ad una tela bianca è sempre una grande emozione che mi dà consapevolezza di chi sono. Fare arte è un bisogno da soddisfare, una ricerca da investigare, una sfida da superare. La pittura è per me grande concentrazione, un'esperienza di vita intima e profonda.
L'emozione è il centro della mia opera ed i soggetti sono principalmente luoghi o persone a me care. Nonostante la mia pittura sia figurativa, la combinazione dei colori, le loro tonalità e i giochi di luce narrano non solo le figure, ma la forte carica sensoriale. Vorrei che le stesse sensazioni possano essere percepite dai fruitori delle mie opere. Un dipinto può essere un esperienza di vita.